Il nostro titolare Andrea Manetti ha raccontato il Caffè Paradiso sul portale Valdarno a Tavola. Ecco l’intervista completa:
1.Andrea, cos’è il Caffè Paradiso?
“Raccontare il Caffè Paradiso è come raccontare la storia corale delle persone che lo popolano. È un luogo creato dalle persone che si siedono fuori, da quelle che parlano al bancone, da tutti coloro che lo scelgono per la pausa pranzo, e da chi arriva dal mercoledì alla domenica per il rito dell’aperitivo. Chi lo conosce sa che oggi, come ieri, le storie dei valdarnesi e non solo si incontrano davanti a una tazzina di caffè, o a uno spritz di Stefano Sereni”.
2. Chi è il il cliente ideale del Caffè Paradiso?
“È un amico che deve sentirsi a casa, essere coccolato. È bello mescolare qui tanti tipi di persone, ma sapendo che il Caffè Paradiso rimane sempre la casa di tutti”.
3. Uno dei segreti del Caffè Paradiso?
“La passione sicuramente… e non per ultima la forza della squadra!”
4. Qual è la linea del tuo locale?
“1 locale, 3 linee diverse che si uniscono. Colazione, pranzo, aperitivo, tutto in un bell’ambiente, con molte persone e zero stress, solo tanto divertimento e all’occorrenza anche relax”.
5. Partiamo dalla colazione. Dal caffè. Come mai avete scelto Illy?
“Perché è il migliore. E perché condividiamo la stessa filosofia: un’azienda che nonostante il successo è rimasta a gestione familiare, made in Italy, con una costante attenzione al prodotto e al processo: dalla pianta alla tazza. Alla fine di questo percorso, c’è ovviamente chi il caffè lo prepara e lo serve e chi lo consuma. Tutti questi sono i segreti di un buon caffè”.
6. Tra le tante sfumature proposte, il caffè che va per la maggiore?
“In questo periodo tanti ci chiedono il marocchino: un caffè servito dentro una tazzina di vetro calda, guarnito con cacao e arricchito con tanta schiuma molto densa e cremosa. E poi l’intramontabile espresso, nostro fiore all’occhiello da tanti anni”.
7. Programmi per il prossimo futuro per quanto riguarda la colazione?
“Il nostro obiettivo a brevissimo termine è produrre tutta la pasticceria all’interno del Caffè Paradiso, in modo al 100% artigianale, con il nostro laboratorio di pasticceria”.
8. La pasticceria artigianale. È questo il futuro dei bar?
“Sì, assolutamente. Dobbiamo smettere di mangiare prodotti surgelati e tornare a sfornare prodotti artigianali con materie prime all’altezza”.
9. Per il pranzo invece quali sono le vostre proposte?
“Per il pranzo offriamo due proposte: un ricco buffet pieno di prodotti di qualità e il classico menù alla carta che segue le stagionalità delle materie prime”.
10. Il vostro piatto forte per il pranzo?
“I pici Paradiso. Pasta preparata artigianalmente con le nostre mani, a base di pecorino romano, pomodorini pachino e panna e servita con una bella foglia di basilico a guarnizione”.
11. Passiamo all’aperitivo. O sarebbe meglio definirlo un apericena…
“Sì. Ci siamo evoluti passando dall’aperitivo classico a un aperitivo cena più che sostanzioso, con tantissimi piatti freddi e caldi, tutto accompagnato dai cockatil di Stefano Sereni e dalla nostra ricca selezione di vini rossi e bianchi… e ovviamente non mancano le bollicine”.
12. Per l’aperitivo qual è il coktail più in voga?
“Un cocktail è bello anche per la sua frivolezza, perché è effimero e segue la moda dal momento. In questo periodo sta riscuotendo molto successo lo Spritz Passoa, con sciroppo di frutto della passione, proposto da Stefano Sereni”.
13. Quanto conta l’atmosfera in un locale?
“È fondamentale. Tutto, dai bicchieri, alla scelta delle luci, all’arredamento, alla musica deve essere parte di quell’atmosfera complice in cui poi possono essere apprezzati al meglio il buon caffè, il piatto di pasta, il bicchiere di vino…”
14. In estate per l’ora dell’aperitivo vi spostate a Montevarchi, nell’esclusiva cornice delle Stanze Ulivieri…
“Questa è stata la grande novità del 2018. Per la prima volta abbiamo accettato una grande sfida, che abbiamo vinto: prendere un residenza storica e ripopolarla di bella gente”.
15. Tra poco più di un anno festeggerete i vostri 30 anni…
“Nel 2020 festeggeremo trent’anni di Caffè Paradiso. Non sono molti i locali del Valdarno che possono dire di essere aperti da 20 anni consecutivamente, e 20 anni di attività oggi sono molti; è un punto di orgoglio per noi”.
16. Sono in programma serate a tema?
“Aperitivi live sono sempre in programma, a cadenza mensile. In più da diverso tempo collaboriamo con l’associazione “Amici dell’ottavo giorno”, fatta da persone con difficoltà come disabili e down, con l’obiettivo di portare felicità e un po’ di colore nella vita di queste stupende persone”.
17. Qual è il tuo obiettivo per il prossimo futuro?
“Continuare a regalare emozioni. Mi piace far star bene le persone che vengono a trovarci. La cosa più importante infatti per me è l’ospitalità, saper ascoltare il cliente. Credo che quando un cliente esce da un bar debba sentirsi meglio. Sta al bravo barman capire i suoi bisogni e prendersene cura. Cosa c’è più di bello?”
18. Chi viene qui decide di tornare?
“Di solito sì. Perché il Caffè Paradiso ha un suo animo nostalgico, quell’animo da bar di quartiere che per qualche strana alchimia piace a tutti i livelli. Un racconto di vita di provincia che continua a scrivere pagine…”